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Ratti ed altri ratti: come fare le presentazioni

Ecco una serie di suggerimenti utili per fare le presentazioni tra ratti che non si conoscono (singoli o gruppi non importa):

- Mettersi in testa di avere tanta PAZIENZA!
- Tenere due gabbie con i ratti in via di conoscenza separate, ma a poca distanza, in maniera che i due gruppi possano iniziare a “conoscersi” anche da lontano
- Organizzare incontri in territorio neutro e ampio, con possibilità per tutti di
scappare e nascondersi
- Mescolare gli odori, strofinando ad esempio la lettiera o la copertina di
uno sul pelo dell'altro e viceversa
- Lasciare i ratti nella possibilità di incontrarsi per diverso tempo (qualche ora),
perché all'inizio tendono ad ignorarsi, e solo dopo un certo tempo si
prenderanno in considerazione e decideranno cosa fare
- Avere molta prudenza, non lasciare soli i ratti messi insieme da poco
- Fare come minimo qualche giorno di incontri fuori dalla gabbia prima di mettere in
gioco il territorio "privato", e comunque valutare il momento dell’introduzione in gabbia in base al comportamento dei ratti in territorio neutro: finché non convivono decentemente fuori è impensabile di rinchiuderli insieme, rischierebbero di farsi male molto seriamente!
- Quando si decide di passare alle gabbie, se possibile come prima cosa scambiare le gabbie ai gruppi per uno o due giorni, in maniera di confondere gli odori e mescolarli, e continuare a farli incontrare all’esterno
- Al momento dell’incontro in gabbia, pulire benissimo la gabbia in cui i ratti si incontreranno, magari deodorarla, in modo che non venga sentita come territorio privato dal primo inquilino (deodorarla significa un po' levare il cartello "proprietà privata")
- In gabbia non creare spunti per la competizione: quindi assicurarsi che ci sia sufficiente spazio per tutti, mettere cibo uguale ma in ciotole separate, più di un nido, possibilmente creare diversi spazi in cui i ratti possono starsene da soli senza vedere gli altri (insomma fornire un po’ di privacy.

Queste regole vanno bene in generale per ogni tipo di presentazione (tra maschi, tra femmine, tra adulti o tra adulti e cuccioli, ecc.)
In base al sesso e all'età dei ratti, nonché all'indole di ognuno di loro, bisogna valutare il grado di cautela e i tempi di tutte le varie fasi.

*-*-*

Mettere insieme dei ratti maschi non é una cosa semplice come con due femmine o un maschio e una femmina, ma non é impossibile, specialmente se almeno uno dei gruppi è ancora giovane (meno di 3-4 mesi).
Le regole da seguire sono sempre le stesse, per i maschi ci vuole ancora più prudenza e pazienza.

Mettere insieme dei cuccioli con altri cuccioli é la cosa più semplice. Se invece dovete introdurre dei piccoli in una colonia di adulti, il mio consiglio é di inserire almeno due cuccioli per volta, perché questi, esattamente come i bambini, hanno una tremenda voglia di giocare, curiosare ed esplorare, pertanto un cucciolo da solo tenderebbe ad annoiarsi e ad importunare gli adulti, che potrebbero seccarsi un po'.

...senza contare che due rattini che giocano insieme sono uno spettacolo unico!

Un'altra cosa importante da sapere per far convivere dei rattini è che verso i 6 mesi inizia il passaggio all'età adulta: a questa età è come se fossero dei ragazzi di 17-18 anni, hanno bisogno di affermare la propria identità e di stabilire delle gerarchie.
Questo non pregiudicherà il rapporto con l’uomo, che viene comunque visto come il capo indiscusso della colonia, ma può dare adito a delle litigate.

Dunque, quando si mettono insieme dei maschietti, probabilmente per i primi tempi (prima dei 6 mesi intendo) andranno piuttosto d’accordo, se verranno seguite le solite regole di presentazione.
Nel passaggio all'età adulta (ed eventualmente anche dopo) delle "discussioni" tra ratti maschi sono normali, l'importante é che non diventino cruente.

Dopo che saranno affiatati, é importante che i ratti, specialmente maschi, non vengano più divisi, se non in caso di assoluta necessità e per il minor tempo possibile.
Questo perché finché staranno insieme, i loro territori saranno in condivisione, ma se venissero divisi, il ratto dominante potrebbe non accettare più l'altro in quella che considera "solo casa sua".
Rimettere insieme dei ratti maschi adulti è molto più problematico di unire due cuccioli!

I ratti vanno invece divisi se le loro litigate diventano troppo pesanti, se ci sono spargimenti di sangue, o se uno viene completamente messo sotto i piedi da un altro e il "capo" non lo lascia mangiare o riposare in pace.
Sono casi abbastanza rari, anzi, é abbastanza normale che due ratti maschi diventino grandi amici e passino la vita d'amore e d’accordo, ma esistono anche pochi ratti che letteralmente non sopportano la presenza dei loro simili.

Se vi trovate di fronte ad un ratto così, l’unica cosa da fare é tenerlo da solo e fornirgli un sacco di coccole umane per compensare la mancanza di quelle rattesche!