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Prima
di tutto analizza le possibili fonti di stress.
Bisogna eliminare la maggior quantità
possibile di fonti di stress per l'animale. Proprio come
le persone, i ratti malati hanno bisogno di stare tranquilli,
di stare in un ambiente pulito, sereno, tranquillizzante.
Lo stress può essere sia fisico che psicologico.
Parlando di stress fisico, si intende
- sporcizia (fate che la gabbia
sia ben pulita, soprattutto da urina e feci che con le
loro emanazioni facilitano l'insorgenza delle malattie)
- profumi (non usate profumi
o deodoranti in maniera massiccia: i ratti hanno il naso
fine e dei gusti diversi dai nostri - potrebbero pensare
che il profumo sia una puzza insopportabile!)
- rumore (televisione ad alto
volume e sempre accesa, bambini che strillano continuamente,
e in generale rumori forti e continuativi... che ve lo
dico a fare? Fanno diventare matte le persone, figuriamoci
chi ci sente meglio di noi!)
- troppa luce (i ratti sono
animali crepuscolari e hanno, in natura, grandi tane sotterranee
completamente buie: per questo, hanno fisicamente bisogno
di qualche ora di buio completo ogni giorno; pare che
sia dimostrato che i ratti che non godono di qualche ora
di buio ogni giorno sono più sensibili alle malattie.
E' sufficiente che di notte la gabbia sia in un locale
buio)
- troppo buio (la luce del sole
è fondamentale per una crescita sana - tanto per
dirne una, serve per far calcificare bene le ossa! - perciò
i ratti non devono vivere perennemente nella penombra
o addirittura al buio. Anche se non devono restare al
sole senza riparo, è necessario che abbiano la
possibilità di stare alla luce naturale per qualche
ora al giorno)
- confusione rattesca (sebbene
i ratti abbiano bisogno della compagnia dei loro simili,
un ratto malato potrebbe stare meglio se i suoi compagni
evitassero di rompergli le scatole continuamente! E' una
questione delicata, che ognuno deve risolvere in base
alla personalità dei propri ratti: ci sono animali
che soffrono di più la solitudine, e altri che
si stancano troppo con altri compagni in gabbia. Non c'è
una regola unica)
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Una volta iniziata la
terapia, portala avanti fino alla fine
A volte i sintomi di un malanno
spariscono, ma non smettere una terapia a metà,
perché i germi potrebbero essere ancora in giro
e se smetti troppo presto può esserci una ricaduta! |